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Alitosi

Malattie parodontali

L’alitosi è una condizione in cui l’alito che fuoriesce dal cavo orale è caratterizzato da odore sgradevole, causando molto spesso difficoltà nella vita di relazione e talvolta un grave disagio psicologico.

Il termine alitosi deriva dal latino “halitus” (alito) e dal greco “osis” (affezione).

Attualmente l’alitosi è considerata un problema sociale che colpisce tra il 59 e il 60% della popolazione. Un recente studio condotto negli USA ha dimostrato che il 60% delle donne ed il 50% degli uomini arrivano a spendere centinaia di dollari l’anno in colluttori e cosmetici orali per rinfrescare l’alito e coprire momentaneamente il problema.

Da cosa è determinata l’alitosi?

L’alitosi è definita come patologia di origine multifattoriale poichè può essere determinata da varie cause, intra ed extraorali.

Tra le cause extraorali, vi sono:

  • disordini gastrointestinali (reflusso gastroesofageo, ernia iatale)
  • diabete mellito
  • insufficienza epatica
  • insufficienza renale

ed altre patologie meno frequenti.

Tra le cause intraorali la malattia parodontale causata da placca batterica è la principale.
Le più recenti acquisizioni in campo scientifico sull’alitosi dimostrano che nel 90% dei casi la causa si trova all’interno del cavo orale.

Il cattivo odore è generato da alcuni tipi di batteri

Quindi il cattivo odore è generato da alcuni tipi di batteri che alloggiano all’interno delle tasche gengivali, negli anfratti tra dente e dente, all’interno di cavità cariose.

Un ruolo particolare è svolto anche dalla lingua.

La lingua, infatti, per la sua ampia superficie e per la sua struttura rugosa per la presenza delle papille, permette di trattenere quantità notevole di placca batterica e detriti alimentari, dando origine alla formazione di una patina caratteristica, anch’essa responsabile del cattivo odore. 

Questa patina, infatti promuove la degenerazione di composti volatili ricchi di zolfo che danno origine all’alitosi.

Le fessure e le cripte della lingua contengono grosse quantità di batteri, che vengono protetti da queste irregolarità della superficie linguale dall’azione di detersione della saliva. È necessario quindi rimuovere tale patina quotidianamente durante le manovre di igiene orale, spazzolando a fondo la lingua con lo spazzolino da denti.

Anche alcuni alimenti possono influire negativamente sulle caratteristiche dell’alito: in particolare aglio, cipolle, porri e talune spezie anche se il loro effetto si protrae al massimo per 72 ore. Oltre ai suddetti alimenti che provocano direttamente il cattivo odore della bocca, altri ad azione indiretta, fungono da terreno fertile per la formazione di composti volatili maleodoranti.

Tra questi figurano prevalentementi cibi dall’alto contenuto proteico come carni e prodotti caseari.

Indicazioni per il paziente alitosico

  • consultare il dentista (meglio se specialista in parodontologia)
  • mantenere una buona igiene orale (usare sempre anche filo interdentale e/o scovolino e fatevi dare precise indicazioni dall’igienista dentale)
  • pulire regolarmente anche la lingua, eventualmente immergendo lo spazzolino in un colluttorio antialitosico ed applicando un gel specifico sulla parte
  • bere molti liquidi (soprattutto acqua)
  • masticare gomme senza zucchero (meglio se con xilitolo e zinco) per stimolare la secrezione salivare (sono consigliabili anche chiodi di garofano e semi di finocchio)
  • usare colluttori antialitosici prima di dormire ed al risveglio (dopo aver spazzolato i denti)
  • mangiare vegetali freschi e fibrosi, come carote, finocchi etc.
  • durante la notte (per i portatori di protesi rimovibili) immergere le portesi in appositi colluttori con proprietà antisettiche.

Malattia parodontale

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